Molte volte la rabbia, il nervosismo e la vergogna che viviamo sono le manifestazioni di sentimenti, sensazioni e desideri fortemente repressi per la paura di non essere accettati, compresi ed amati.

Tutto ciò che andiamo a reprimere perché crediamo non ci sia permesso, che non sia lecito provare, desiderare, essere o sapere fa parte delle nostre ombre interiori.
Nell'ombra teniamo tutto ciò che ci spaventa perché se permettessimo alla luce di raggiungere quell'area della nostra vita nulla potrebbe essere più come prima o in alternativa, cercare di sostenerlo nella stessa forma, sarebbe molto doloroso.
Sappi che è lecito provare odio per qualcuno che la teoria prevede che dovremmo amare, che possiamo detestare dedicare del tempo ad altri quando non riusciamo a dedicarlo a noi stessi, che è lecito provare rabbia quando dalle nostre labbra esce un "sì" al posto di un "no", che si può essere gentili con noi stessi quanto lo siamo con gli altri e che si possa urlare al mondo che i desideri degli altri non hanno nulla a che vedere con i nostri e ancora che... sei davvero tanto arrabbiato perché ti sei accorto che ti sei impedito così tanto di desiderare che non ne sei più capace.
Le sensazioni di cui ho parlato poco fa (rabbia, nervosismo e vergogna) sono deputate a farci riconoscere che il nostro spazio vitale è ridotto rispetto alle nostre reali dimensioni, che siamo in possesso delle capacità per vivere una quantità di vita davvero più grande rispetto a quella che ci stiamo concedendo ma, senza accedere a ciò che non vogliamo mostrare al mondo, non ci permettiamo di usare gli strumenti a nostra disposizione per accedere ad un campo più ampio.
Le ombre costituiscono i tasselli mancanti del nostro puzzle per godere della soddisfazione lavorativa, per percepire i nostri desideri, per vivere relazioni (sia sentimentali che non) appaganti e nutrienti, per riconoscere i nostri talenti e le nostre qualità e farli prosperare.
Ci sono persone che desiderano una vita tranquilla in cui tutto fila liscio, in cui tutto ciò che possa creare una situazione delicata da gestire si dissolva, in cui non si debba portare una delusione a qualcuno a cui tengono. Questa è una possibilità, si può controllare tutto, gestire ogni evento ed avere una vita vissuta sui calcoli delle probabilità di successi ed insuccessi, in funzione dei desideri di qualcun altro ma una cosa è sicura: quando arriverà il tempo di fermarsi al limitare dei propri giorni non si riuscirà a percepire la luce del soffio della vita che ci sorregge illuminare il nostro passato. Il sentimento che maggiormente ci terrà compagnia sarà la rabbia che si manifesterà con la cattiveria, quella che solo gli anziani possono provare riconoscendo di non aver investito il proprio tempo nel perseguire ciò che per loro contava veramente.
Il motivo per cui è importante integrare le nostre ombre è che sono coloro che possono guidarci verso ciò che siamo, che desideriamo e ciò che amiamo veramente.
È facile riconoscere le nostre ombre nei giudizi che quotidianamente impartiamo alle persone che incontriamo camminando nella nostra vita ed è proprio in queste occasioni che ti chiedo di sperimentare ponendoti queste domande:
- cosa si sta permettendo di vivere questa persona che io non mi concedo?
- perché non riesco a gioire del suo successo?
- perché la sua bellezza/sicurezza mi irritano così tanto?
- perché secondo me la vita è così ingiusta con me?
- cosa mi piace veramente?
Quando avrai le tue risposte poniti ancora una domanda:
- Quale catena mi impedisce di vivere ciò che desidero e quale azione mi è richiesto compiere per liberarmene?
Ogni catena spezzata apre la possibilità di ampliare il tuo campo coscienziale, spirituale e umano. È la via per un vero avvicinamento empatico alle altre persone che libererà te e gli altri dal tuo giudizio e porterà tanta bellezza e gioia nel mondo.
Se hai piacere di approfondire sarò lieta di leggerti e risponderti.
Con gratitudine.
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